Costruzioni 6-13 anni

Nella fascia 6–13 anni le costruzioni fanno un salto di qualità: aumentano i pezzi, le funzioni e la profondità del progetto. I ragazzi imparano a leggere istruzioni dettagliate, a pianificare i passaggi e a verificare gli incastri dei mattoncini compatibili. Entrano in scena bricks più piccoli e precisi, blocchi tecnici, snodi e basi che sostengono modelli alti e robusti. Lavorare con questi building blocks allena concentrazione, perseveranza e problem solving: si anticipano gli step, si testa, si corregge.

Temi come veicoli, robot mecha, dinosauri, città e architetture stimolano curiosità e narrativa: il modello non è solo da costruire, ma da capire “come funziona”. La sfida piace perché è concreta: il ponte deve reggere, l’auto deve muoversi, il braccio del robot deve snodarsi senza cedere. Il tutto in un contesto sicuro e appagante, dove ogni brick al suo posto è una piccola vittoria.

Tra i 9 e i 13 anni cresce il gusto per i progetti: set su più sessioni, diorami, modifiche (“modding”) di modelli esistenti e prime MOC (creazioni originali). I mattoncini compatibili diventano strumento espressivo: si scelgono palette di colore, si studiano proporzioni, si sperimentano angoli e tecniche (piastre SNOT, offset). Lavorare in team è un moltiplicatore: si definiscono ruoli (designer, builder, tester), si comunicano istruzioni, si documentano gli step con foto.

Le costruzioni diventano laboratorio STEAM: con i blocchi si misurano altezze, si calcolano simmetrie, si ragiona su stabilità, leve, attrito. Anche il linguaggio cresce: si imparano termini come rinforzo, fulcro, coppia. La creatività è “guidata”: c’è un obiettivo chiaro, ma più soluzioni possibili. I building blocks insegnano che ogni errore è un dato da analizzare, non una sconfitta.

In questa fascia arrivano ingranaggi, luci e motori: telai, trasmissioni, riduzioni di velocità, cinematismi. I mattoncini compatibili tecnici (axle, gear, connector) trasformano la fantasia in movimento. Montare e collaudare meccanismi sviluppa competenze STEM: si ipotizza, si testa, si ottimizza.

Un veicolo che sale una rampa, un braccio che solleva un peso, un brick LED che illumina una vetrina: ogni prova rende visibile la relazione causa-effetto. Anche l’organizzazione conta: cassetti per forma e colore, baseplate numerate, checklist degli step. I blocchi diventano linguaggio comune in famiglia e a scuola; nascono presentazioni, mini-gare, piccoli tutorial. L’obiettivo non è solo “finire il set”, ma maturare autonomia, metodo e gusto per la progettazione con i building blocks.