Quando si parla di giochi ADHD, uno degli strumenti più efficaci e sottovalutati è rappresentato dai mattoncini che stanno aiutando tante famiglie a trasformare il gioco in uno strumento di crescita e benessere.

Sì, hai capito bene: parliamo dei classici mattoncini da costruzione, quelli che forse anche tu usavi da bambino.
Non solo un passatempo creativo, ma un vero e proprio alleato terapeutico per migliorare attenzione, autocontrollo e socialità.

Perché i giochi ADHD funzionano davvero?

I bambini con Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività vivono ogni giorno una vera sfida: restare concentrati, gestire l’energia, rispettare i tempi e le regole. E questo spesso li mette in difficoltà nei giochi di gruppo, nelle attività sportive o anche semplicemente nelle relazioni con gli altri.

I mattoncini da costruzione offrono un’alternativa meravigliosa, perché:

Tutto questo… giocando!

Non solo gioco, ma crescita sociale

Uno degli aspetti più belli è che questi giochi permettono di fare squadra.
In terapia, infatti, si lavora spesso in piccoli gruppi. Ogni bambino ha un ruolo: chi legge le istruzioni, chi cerca i pezzi, chi li assembla.

Questa semplice dinamica insegna a rispettare i turni ed ascoltare gli altri, imparando il significato di attesa e pazienza, ma anche lavorare insieme verso un obiettivo comune migliorando lo spirito di collaborazione.

E la cosa sorprendente è che i bambini non lo vivono come un esercizio o una terapia, ma come un momento di puro divertimento.

Giochi ADHD per prepararsi al successo… un mattoncino alla volta

Non si parte subito con progetti difficili. Il percorso inizia con attività semplici, pensate su misura per ogni bambino. Si lavora su:

Ogni piccola conquista viene valorizzata e premiata, aiutando il bambino a credere nelle proprie capacità.

Dai primi passi alle costruzioni più complesse

Man mano che il bambino acquisisce sicurezza, si passa a sfide più grandi. Set con più pezzi, progetti più elaborati… ma sempre nel rispetto dei suoi tempi e delle sue capacità.

Un trucco che funziona? Partire da un set già parzialmente costruito, lasciando al bambino il compito di completarlo.
Questo lo motiva tantissimo, perché lo porta subito a vedere il risultato finale e a sentirsi orgoglioso di sé.

Infatti, solitamente il percorso inizia con la proposta di un piccolo set che rispecchia gli interessi del bambino, favorendo così la motivazione intrinseca. L’obiettivo iniziale non è la perfezione, ma la partecipazione attiva e il completamento di compiti semplici che aiutino a costruire fiducia nelle proprie capacità.

Il ruolo fondamentale di chi accompagna il bambino

Dietro ogni successo c’è sempre un adulto che sostiene e incoraggia. Il terapeuta, prima di tutto, ma anche genitori possono continuare a casa il lavoro iniziato in terapia.

Come? È semplice:

Cosa evitare per non vanificare i progressi

Attenzione, però: non tutti i bambini sono uguali.
È importante ricordare che ogni bambino è unico, con i suoi tempi, le sue sensibilità e le sue sfide personali.
Quello che funziona per uno, potrebbe non funzionare per un altro. Proprio per questo motivo, la partecipazione alle attività con i mattoncini da costruzione deve essere sempre libera e mai imposta.
Un bambino che si sente forzato rischia di associare l’attività a una fonte di ansia o frustrazione, annullando tutti i benefici che il gioco può offrire.

Proporre alternative

Per questo è utile proporre sempre delle alternative. Non tutti i bambini si sentono pronti a partecipare in gruppo, e va benissimo così. Alcuni hanno bisogno di più tempo, di un percorso personalizzato o semplicemente di iniziare con attività individuali, prima di passare alla costruzione collaborativa. Offrire scelte diverse permette al bambino di sentirsi al sicuro e rispettato, aumentando la sua motivazione nel tempo.

Rendere il gruppo omogeneo

Un altro errore da evitare è quello di mescolare bambini con bisogni e difficoltà troppo diverse. Per esempio, inserire nello stesso gruppo bambini che lottano con l’iperattività e altri che soffrono di ansia o di blocchi comunicativi, può generare dinamiche poco equilibrate. I primi rischiano di diventare troppo invadenti o dominanti, mentre i secondi potrebbero sentirsi sopraffatti e ritirarsi ancora di più.

Per questo motivo è consigliabile creare gruppi omogenei per età e caratteristiche, dove ogni bambino possa sentirsi a proprio agio e parte di un piccolo team che condivide sfide simili. In questo modo si favorisce un clima di collaborazione e comprensione reciproca, evitando situazioni che potrebbero alimentare la frustrazione o far sentire qualcuno escluso o inadeguato.

Sinergia tra adulti

Anche la gestione degli adulti coinvolti richiede attenzione. Genitori, educatori e terapisti devono lavorare in sinergia, evitando di caricare il bambino di aspettative o di pressioni eccessive. È fondamentale celebrare ogni piccolo progresso, senza inseguire la prestazione perfetta. L’obiettivo non è “costruire il set più bello”, ma aiutare il bambino a crescere nel rispetto dei suoi ritmi, valorizzando ogni traguardo raggiunto.

In sintesi, per rendere davvero efficace questo percorso con giochi ADHD, è essenziale che tutto venga vissuto come un’esperienza positiva, serena e personalizzata, dove il bambino si senta libero di sperimentare, sbagliare, migliorare e, soprattutto, divertirsi.

Giochi ADHD: pronti per affrontare ogni sfida!

I giochi ADHD con i mattoncini da costruzione non fanno magie, ma possono davvero cambiare il modo in cui il tuo bambino affronta le sfide di ogni giorno.

Tutto questo attraverso il gioco, senza stress e senza pressioni.
Perché ogni mattoncino messo al posto giusto non è solo un pezzo di plastica bensì un tassello in più verso una crescita serena e felice.