LEGO Serious Play è la risposta creativa ai problemi di comunicazione nelle aziende.
Quante volte, anche quando si è convinti di parlare chiaro, ci si fraintende? Le parole, per quanto precise, possono essere ambigue, interpretate in modo diverso da persona a persona, cultura a cultura.
Con LEGO Serious Play non si discute soltanto: si costruisce.
Un modello fatto di mattoncini può essere molto più eloquente di mille parole: si prende in mano, si ruota, si mostra, si passa a un collega. È concreto, tangibile, visibile.
Ma soprattutto: dice sempre qualcosa in più, qualcosa che le parole tendono a semplificare o nascondere.

Ogni modello è anche un messaggio

Ogni costruzione realizzata con LEGO Serious Play non rappresenta solo un’idea, un processo o un problema. È anche un invito implicito a guardare da altri punti di vista.

In un’organizzazione multiculturale, questo è oro puro.
Guardare lo stesso oggetto da angolazioni diverse mostra quanto può cambiare la percezione delle cose in base al contesto, alla cultura o semplicemente alla sedia in cui si è seduti.

LEGO Serious Play non è solo un gioco: è uno specchio tridimensionale delle dinamiche aziendali. È un modo per esprimere, senza imbarazzo o fraintendimenti diversi punti di vista.

Facilitare un workshop LEGO Serious Play non è come fare da moderatore a una riunione.
È un’esperienza totale, che coinvolge il pensiero, l’emotività e la manualità. I partecipanti costruiscono, ma il facilitatore costruisce con loro – connessioni, percorsi, soluzioni.

Chi conduce una sessione non è un burocrate con il cronometro in mano, ma un appassionato del metodo, uno che fatica a non lanciarsi a costruire lui stesso.
E questa passione si trasmette ai partecipanti, che si sentono coinvolti, liberi di esprimersi, e spesso sorprendono se stessi con idee originali e soluzioni brillanti.

Perché LEGO Serious Play rompe gli schemi?

Con LEGO Serious Play non ci sono PowerPoint, non ci sono “slide di sintesi”, ma mani in movimento e cervelli accesi.

Funziona perché mette tutti sullo stesso piano: in un workshop, l’amministratore delegato e il neoassunto usano gli stessi mattoncini, e possono capirsi al volo anche se parlano lingue diverse.

Funziona perché rende visibili le ambiguità e quindi affrontabili.
E funziona perché fa bene. Davvero. Le persone si divertono, riflettono, collaborano.
E quando si divertono, imparano meglio.

LEGO Serious Play non è una tecnica da usare solo quando c’è un problema da risolvere.
È un metodo che può aiutare in tantissime situazioni:

E non serve essere “creativi” per partecipare a un workshop.
Serve solo essere disposti a mettersi in gioco, a osservare le cose da nuovi punti di vista e a costruire insieme agli altri.

Esempi reali di successo: quando il metodo LEGO Serious Play lascia il segno

Fino ad ora abbiamo parlato di cosa può fare LEGO Serious Play nelle aziende, ma la vera magia si vede quando il metodo viene messo alla prova.
Ecco tre storie vere che mostrano come dei semplici mattoncini possano trasformare team, sciogliere tensioni e accendere nuove idee.

Caso 1 – Quando il capo si volta davvero: la rinascita della ABC Informatica

ABC Informatica era un’azienda di successo, ma dopo essere stata acquistata da un grande gruppo quotato in Borsa… qualcosa si era rotto.
La squadra sembrava spenta, distaccata, demotivata.
Il vecchio leader, L.M., vedeva i suoi collaboratori sempre più lontani, ma non riusciva a capirne il motivo.

Il workshop partì in sordina, le persone erano presenti ma poco coinvolte.
Tutto cambiò quando, quasi per caso, un semplice spostamento fisico intorno al tavolo mostrò a tutti l’immagine più potente del giorno: il modello che rappresentava il capo era finito da solo, isolato e rivolto di spalle al gruppo.

Uno schiaffo visivo che nessuno aveva notato fino a quel momento.

Quel piccolo dettaglio fece scattare la scintilla.
Le emozioni vennero fuori, il leader ebbe finalmente l’occasione di spiegarsi.
Il silenzio lasciò spazio al dialogo e, quasi come in un film, uno dei partecipanti girò il modello del capo verso il gruppo, simbolo di un nuovo inizio.

Da quel momento il team riprese a lavorare con nuova energia e fiducia, dimostrando che a volte basta cambiare prospettiva (letteralmente!) per rimettere in moto relazioni e progetti.

Caso 2 – Una città tutta da costruire: il programma giovani talenti di DEF Banca

Come si fa a unire giovani provenienti da culture e paesi diversi, pronti a lavorare insieme ma senza conoscersi?
La risposta, per DEF Banca, fu semplice: si parte dai mattoncini!

I responsabili della formazione decisero di iniziare il programma Giovani Talenti con un grande workshop LEGO Serious Play.
Cento ragazzi divisi in gruppi, una sola sfida: costruite la vostra città ideale.

Ognuno creò il proprio edificio preferito: c’è chi scelse uno stadio, chi una scuola, chi una moschea, chi una banca.
In poche ore, dieci città diverse presero forma, tutte ricche di simboli e significati.

Ma ecco il bello: quando si iniziò a confrontare le città, emerse tutta la complessità delle differenze culturali.
Per alcuni il lavoro era tutto, per altri contava di più il tempo libero.
Per alcuni la religione era al centro, per altri il business veniva prima.

Quella giornata non risolse tutto, ma lasciò un messaggio chiaro:
per costruire qualcosa insieme bisogna prima imparare a capire e rispettare le differenze.

Caso 3 – Da tecnici a manager: la sfida vinta da GHI Energia

Quando sei un ottimo tecnico, passare a un ruolo manageriale può sembrare un salto nel vuoto.
Questo era il problema che GHI Energia si trovava ad affrontare ogni anno con i suoi neoquadri.

Come trasformare ingegneri, tecnici e specialisti in leader consapevoli e capaci di gestire persone?

Anche qui, la risposta arrivò dai mattoncini.
Per quattro anni, oltre 800 persone parteciparono a workshop LEGO Serious Play all’inizio del loro percorso formativo.
Il risultato?
Concetti come leadership, delega, relazione e gestione divennero visibili, concreti, praticabili.

Costruendo modelli che rappresentavano la cultura aziendale o il ruolo di manager, i partecipanti passavano dalla teoria all’azione, acquisendo strumenti reali per affrontare il nuovo incarico.

Per molti, quello fu il momento di svolta che rese il passaggio da tecnico a manager più naturale e meno spaventoso.

La tripla verifica: quando tutti sono soddisfatti

In tutti questi casi, la vera riuscita del workshop non si è vista solo durante la giornata di lavoro, ma anche dopo, nel tempo.

Il metodo funziona quando:

  1. Il facilitatore percepisce un coinvolgimento autentico.

  2. I partecipanti escono soddisfatti, con nuove consapevolezze e idee.

  3. L’azienda applica davvero le soluzioni emerse, dando continuità al lavoro fatto.

Quando questi tre elementi si verificano insieme, il workshop non resta un ricordo piacevole, ma diventa un vero motore di cambiamento.

Quando i mattoncini aiutano a costruire nuove visioni

LEGO Serious Play è più di una metodologia.
In un mondo dove tutto sembra correre veloce e le riunioni si somigliano tutte, LEGO Serious Play offre un’esperienza diversa.
Un’esperienza che coinvolge mente, mani ed emozioni.

È un modo di pensare con le mani, di sbloccare idee nascoste, di vedere i problemi con occhi nuovi.
È uno strumento potente per tutte le aziende che vogliono uscire dalla routine, smettere di girare in tondo nelle discussioni e iniziare a costruire concretamente soluzioni condivise.

Perché in fondo, davanti a un modello costruito insieme, la domanda più importante diventa sempre:
“Tu, cosa ci vedi dentro?”

Curiosità sul metodo LEGO Serious Play